
"Io sono senza confini"
"Supposte d'arte" @Area - Palermo
"Mi scompongo, mi diramo, mi sdoppio.
Non so chi sono, quale delle mie molteplici persone prevarrà sull'altra.
Oggi sono così, domani il mio profilo muterà ulteriormente: vivo nell'attesa di scoprire come sarà nel prossimo futuro".
"Supponiamo di voler conservare sottovuoto un certo numero di piccoli oggetti creati da un certo numero di creativi.
Supponiamo che ci sia la possibilità di preservarli e spedirli in un’epoca futura, una società in cui tutti avranno dimenticato tutto.
Supponiamo che questi oggetti un giorno vengano rivelati, decodificati e riletti attraverso un’ottica nuova. La verità supposta che ne conseguirebbe sarebbe nuova rispetto ai messaggi arrivati da un’epoca così lontana?
Le supposizioni artistiche delle opere avranno ancora un impatto sulla percezione dei posteri, o i loro mes- saggi saranno resi vacui dal tempo trascorso?
Supposte d’arte vuole generare un momento di dissociazione dal presente; momento in cui i fruitori si cale- ranno nella parte di uomini del futuro che dovranno decodificare, attraverso i messaggi delle piccole supposte d’arte create da improbabili antenati, la realtà di un tempo lontano che forse non coinciderà più con la verità di un tempo futuro.
Sicuramente abbiamo ben poco da prevedere; ma noi, contemporanei del 2018, vogliamo riservare alle generazioni future un nostro “piccolo” cimelio, un messaggio-reminiscenza che viaggerà in un'epoca futura, come i messaggi in bottiglia che, trasportati dai flutti e dalle maree, attraversano i mari.
Verosimilmente supponiamo che l'arte tra un cinquantennio - nel 2068 - avrà subito ulteriori cambiamenti e che pertanto qualcosa di quello che ci appartiene potrà essere obliata; oppure che grazie alla realizzazione del presente progetto, noi possiamo contribuire a lasciare una traccia di ciò che siamo oggi alle generazioni future.
“Supposte d'arte” rivela una celata curiosità da parte dei suoi autori, ovverosia la voglia di intravedere, attraverso una fase attuale di studio percettivo, la realtà dell'arte e del design del futuro.
Del resto cosa può esserci di più intrigante dell'incognito, di ciò che verrà dopo di noi?
Poiché non vi sono risposte alle nostre domande, il presente progetto/esperimento ipotizza che, al termine dell’esposizione, le “Supposte d’arte” siano riposte in un contenitore a tenuta stagna assieme ad una memoria contenente immagini delle opere e biografie degli artisti.
Il nostro desiderio E' CHE il contenitore, al termine dell'esposizione, venga donato ad un'istituzione che si impegni a custodirlo per un certo numero anni e a riaprirlo al termine di questo lasso di tempo. Il contenuto sarà poi esposto al pubblico di quell’epoca futura.
Il progetto prende forma dalle menti che stanno dietro ad Aréa, di Giovanni Lo Verso, una realtà che nasce nel 2003 dal recupero di un vecchio deposito commerciale sito nel rivalutato centro storico di Palermo. Lo spazio ha fino ad oggi ospitato singolari operazioni artistiche diventando un prezioso contenitore di nuove idee che ha conquistato la connotazione di luogo culturale conseguendo una nuova identità sociale.
In Aréa è anche possibile progettare e produrre prototipi di oggetti che spaziano dal design all’arte applicata adoperando tecniche di sketching e modellazione manuale. Vi si affronta altresì la progettazione nell’ambito della grafica e dell’allestimento di eventi ed esposizioni artistiche." (https://www.facebook.com/events/227636451336899/)